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venerdì 16 marzo 2012

Chardonnay sotto vuoto

“Pensi che un giorno riusciremo a ricavarci nuovamente degli spazi?” chiedo timidamente all’indaffaratissima Betta senza calze con le ballerine blu.
“Tazio è un periodo di m… lo vedi anche tu. Sono sotterrata qua con le rendicontazioni e ho sulla spalla il polmone che pulsa di mia suocera. Mio marito è preso da cani che col lavoro c’è da pregare dio e i parenti… beh lo sai… se vuoi una cosa fattela, ma non aspettarti che qualcuno ti chieda se hai bisogno di una mano. Che c’ha la sorella “comoda”, lui, che non la si può “disturbare”, guarda meglio che lasciamo perdere. E poi io c’avrei anche un bambino piccolo, comunque, se non disturba eh, ma questo sembra che non gliene freghi un cazzo a nessuno e allora avanti Betty, tira il carro da sola e […]”
E ritengo che sia un articolatissimo “Non rompermi le balle che non è momento di stronzate” e la capisco, la capisco benissimo, ho solo chiesto per farle sapere che mi manca.

Che poi, mi manca  è tutto un dire. Ma che cazzo mi manca, poi, della Betta? La carne? Sì beh, può essere, ma se si vuole ben vedere mi manca al pari di qualsiasi altra carne umana.
Quindi posizioniamo la X rossa anche su di lei. Inutile tenerla nel novero delle pendenze.
Betta chiusa, out of order, temporaneamente sospesa a infinita data da destinarsi.

E allora torno nel mio ufficio con un Roma allungato Prugna e mi siedo, nella quiete della bottega del venerdì pomeriggio che sembra che sia tutto a posto, dato che tutti sono evaporati e che la Betta sta caricando carte per evaporare anche lei che è l’unica che ne ha ben donde.

Mi siedo e penso.
L’operazione vuoto pneumatico comincia a dare i suoi segni evidenti. Quadriglie sospese, fora di ball Costa e la Susy. Manco mi chiama più il Costa. Manco scendo a mangiare di sotto, vado al Centrale. Va bene così. Ade missed in action in Lussemburgo o a Capo Verde, ma tanto non me ne frega un cazzo, può pure essere a Cinisello Balsamo per quanto mi riguarda.
Il fronte frattaglie (Aledellapale, Ines, Giuliana) tace, oramai dimentico dell’esistenza del Tazio.
La Nica vive la saga dei suoi demoni in assoluta indipendenza.

Una bella spazzata.
Mi chiedo pleonasticamente il perché, tanto per rispondermi e rafforzare la mia mission.
Ed il perché è presto detto: meglio un’autarchia drastica che lascia spazio a potenziali germogli di attività cerebrale, che il depositarsi sedimentario di nulla tossico proveniente da persone con le quali ho da spartire solo un orgasmo, come massima espressione della vicendevole dialettica. L’orgasmo lo spartisco con le professioniste, pagandole, evitando il più possibile che quelle sedute tecniche divengano il simulacro di un rapporto umano.
Perché quest’ultima cosa? Perché non potrò mai presentarmi in ordine ad un vero rapporto umano sinchè continuo a filtrare i rapporti umani attraverso gli orgasmi.

Ordine, insomma. E pulizia di fondo.
L’amicizia è amicizia (ossia non esiste nel mio caso) e il lavoro è lavoro, ad esempio. Lunedì striglierò la mandria, a meno che per un miracolo le cose non si siano riallineate coi tempi, rendendo giustificabile un venerdì di libera uscita. Ordine, insomma.

Certo è che l’operazione vuoto pneumatico ha dei costi. In termini di vite umane: cioè la mia. Sto raggiungendo dei livelli di solitudine assolutamente insopportabili. Ho parlato del più e del meno con la Squinzy Chiara stamattina al telefono e quella è stata la prima chiacchierata da giorni.
Non c’è niente da fare, smettere (qualsiasi cosa) è difficilissimo.

Ora rimane una questione da sciogliere: cosa farò stasera. Non che il venerdì sia così essenziale: posso pure rimanermene a casa a guardare i Puffi alla TV polacca, non è quello il punto. Il punto è decidere qual è la linea spartiacque, quella mediana, quella che non vanifica l’operazione vuoto pneumatico, ma non sacrifica nemmeno un’apertura al mondo esterno, senza la quale a nulla serve essere in ordine per nuovi e rinnovati rapporti umani, se ci si blinda in casa a scartavetrarsi di seghe.

Per cui l’idea di farmi offrire uno Chardo dalla Squinzy Chiara ha un suo bel perché, in questo senso.
C’è però da segnare topograficamente il confine: ok Chardo, ok chiacchiere, ma poi stop.
Così com’è stato sabato può essere stasera no? Un bel no grazie e morta lì così. Non è scema, credo abbia registrato questa eventualità nel novero di tutte le eventualità possibili.
Che poi magari sono io da solo che mi faccio il film di Tazio l’irresistibile e lei magari manco c’ha voglia.
Mica tutti sono come me.
No?
No.
Non tutti sono come me.

E Chardo sociale sia.

2 commenti:

  1. Perché non potrò mai presentarmi in ordine ad un vero rapporto umano sinchè continuo a filtrare i rapporti umani attraverso gli orgasmi.

    Hai capito, finalmente. O forse l'hai sempre saputo. E sono fiera di te.
    Non mollare, stai combattendo davvero adesso.

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  2. concordo con meontheborderline. :*

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