Due e trenta. Mi sento decisamente meglio, fisicamente parlando.
Facciamo chiacchiere imprecise, di quelle che ispessiscono l’aria e
amplificano i silenzi. Mi sono andato a cambiare e indosso una felpa nera col
cappuccio e sopra l’accappatoio corallo. Infradito. Basta.
La Squinzy è rincoglionita di stanchezza, perché la penombra, le pareti
grigio ferro, il silenzio interrotto saltuariamente, contribuiscono al sonno. D’altra
parte le ho colorate di grigio anche per quello.
“Proprio non me lo vuoi dire cosa
c’è?” mi chiede scivolandomi addosso e appoggiando la testa sul mio petto.
La accolgo sotto il braccio sinistro e le rispondo che non c’è niente. Lei
capitola, appoggiandosi, ma con la mano scivola dentro l’accappatoio e mi
accarezza la pelle e scivola giù. Accarezza gentile e morbida, guadagnando
terreno, lentamente, sino a farmi sentire il palmo liscissimo che mi accarezza
lieve l’uccello e lo stringe garbata, massaggiandolo, spostandolo, correndo con
la punta dell’indice a cercare il buchino della cappella, per poi serrarla tra
pollice e indice di modo tale da massaggiarla di sotto come sa che mi piace.
“Chiara” sussurro accarezzandole la testa.
“Sì?” mi dice girandosi senza smettere il massaggio vellutato.
“Lasciamo stare?” chiedo in
un soffio.
Gelo.
“Non ti va? Scusami, smetto
subito…” rilasciando la presa e sistemando i lembi corallo.
“No, scusami tu, non sono molto
in forma”
“Non
c’è problema”
Non sono molto in forma.
Per niente.
Sono un fottuto criceto del cazzo che ci metterà cento anni a capire
che per andare da qualche parte, con tutto quel correre, bisogna fare un passo
fuori dalla cazzo di ruota.
Mi spiace, Chiaretta, ma questa sera non ho coglioni di allungarti la
minchia come vorresti.
Mi spiace molto. Convengo che dopo aver fatto la badante a un
quarantaduenne spaccato della qualunque, un allungo di minchia te lo
meriteresti pure, ci mancherebbe.
Però sai che c’è?
C’è che a me non me ne frega un cazzo.
E questo è un problema.
Tuo, mio, non so. Ma tant’è.
Risali sull’ottanio peeptoe slingback.
Ti ringrazio, mi baci e te ne vai.
E così sia.
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