Bonsoir, bonsoir, bonsoir.
Niente male questa fine giornata, niente male. Innanzitutto alle diciassette e ventiquattro la Betta è entrata
nel mio ufficio con un pacco. Sì, proprio quel pacco. Ed io sono sorridente da ingoiarmi le orecchie. Micidiali ‘sti canguri australiani eh. Con la spedizione a mezzo
corriere internazionale ci sono voluti cinque giorni. E in mezzo c’era Pasqua,
ma mi sa tanto che questo dettaglio valga solo da noi, oramai.
Trentacinque dollari australiani di corriere proprio ben spesi.
Non dico niente alla Squizza, voglio sorpresarla all’arrivo. Eh. Che è domani e questo mi infonde gioia
come una bustina Lipton infonde del tè nella tazza pazza che ti sollazza.
Non le dico niente, ma nemmeno lo apro. Eh. Andiamo sorpresati entrambi. Sento che questo
contenuto sarà di viva e vibrrrrrante foddisfatzione, non appena la temperatura
lo permetterà.
Il tema della temperatura mi consente di introdurre il secondo
argomento niente male. Prima di aver ricevuto il pacco dono, sono andato a
prendermi un caffè al Centrale, così, per staccare. Sono entrato, ho salutato
l’Olivia e ho notato una signora sulla quarantina, al banco anch’essa, che
dialogava con un’amica. La signora indossava espadrillas alte, di corda,
allacciate alla caviglia, appena sotto l’orlo dei pinocchietti di tessuto blu.
Unghie rosse.
Grazie, signora dalle espadrillas allacciate alla caviglia appena sotto
i pinocchietti blu.
Grazie, perché una come te mica lo fa perché c’ha caldo ai piedi, no.
Una come te lo fa perché nessun’altra lo fa.
Una come te lo fa perché sa.
Sa farli crescere lunghi e sani, gli asparagi primaverili.
E io, ritornando in ufficio pensando a che bouquet quella corda
rilascerà alle tue piante stasera, signora dalle espadrillas allacciate alla
caviglia appena sotto i pinocchietti blu, ho avvertito l’esigenza di serrarmi
nel bagno, luogo in cui ho serrato la mano attorno al cazzo rampazzo svettazzo
birillo e mi sono piallato una gustosissima sega.
Niente male, no.
Niente male.
Ha.
in effetti mi ero sempre chiesta il motivo che tante coraggiose avevano per indossare ballerine o scarpe ancora decisamente primaverili quando le temperature proclamano ancora il pieno inverno...ora l'ho capito.
RispondiEliminabha.ste zozze.
Amorella, che piacere! Eri scomparsa e ciò mi dispiaceva.
EliminaNon sono semplicemente zozze, sono divinamente zozze.
Ti ricordi questo?
Piedi nella neve a Roma
Quando potrò avere una foto dei tuoi piedi nudi, mia delizia?
ma amore non ero scomparsa, t'ho sempre continuato a leggere, IO, che senza una buona dose di Tazio giornaliera o settimanale la giornata o settimana che settimana è? ;)
Elimina(e questa potrebbe essere fraintendibile come frase, e di ciò me ne compiaccio)
Anzi t'ho pure commentato, e tu stronzo porco animale manco m'avevi risposto, eh!!
Ps: certo che me lo ricordo, quello! i miei piedini...ti piacerebbe vederli, eh?
Quando???? Quando non ti avrei risposto???
EliminaContinua a chiamarmi stronzo porco animale, però...
Mi piacerebbe tantissimo farmi una bella sega guardando i tuoi piedini... sì....
da auchan c'era una da paura...zeppata senza calze, unghie smaltate, da paura. Buena Noche, GQ
RispondiEliminaFotografare di soppiatto, la prossima volta, Gennarì.
Eliminasono sfortunato, mi beccherebbero subito...GQ
RispondiEliminaPovero Gennarino.
EliminaE chi c'ha i piedi da gnoma come fa?
RispondiEliminaNo dico, mi sto sentendo minorata..
Non importa la dimensione Daphnuti. Anzi. I piedini piccoli si infilano bene in molti posticini.
EliminaEsibisci senza tema. Esibisci, esibisci.
Qualcuno ti dedicherà un tributo.
eh, altro che sega ci sarebbe da fare, qui! vabbè lasciamo perdere sennò sconfiniamo troppo nel triviale, invece si sà, sono una brava ragazza ^ . ^
RispondiEliminaps:bhe non è che dovessi rispondermi x forza, avevo solo commentato, ma te niente! povera Lò :(
;)