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domenica 8 aprile 2012

Gli acquisti online della notte di Pasqua


Bonjour, buona Pasqua, bonjour.
Piove e fa un freddo cornuto che più che Pasqua mi sembra il giorno di S.Martino.
Il tempo avverso non ostacola il mio momento mattutino con la campagna cupa e fradicia in ultrapanavision dalla megafinestra della megacucina galattica.
Marlborina disimpegnata, tazzona di broda barbara, turgore peniano.
E’ la Pasqua taziale, pressoché identica a qualsiasi altro giorno dell’anno.

Questa notte, assecondando il suo crescente e felicemente entusiasta esibizionismo, che esorto vigorosamente ad esprimersi, ho operato alcuni acquisti online con il suo compiaciuto consenso.
L’occasione è stata propizia al ragionare sull’estate che è alle porte e, francamente, ragionare sull’estate assieme a lei, trovandola disponibile a gettare una proiezione di vita sin là, mi ha scaldato il cuore, oltre ad altre parti anatomiche.

La base del ragionamento è stata l’acquisto di un bikini in particolare, bikini che stimo molto. Questo. La Chiaretta è sbottata in una schioccante risata, guardando con gli occhi brillanti il monitor.
“E’ più da porca che andare in giro nuda” mi dice con un sorriso raggiante.
Poi aggiunge “Mi devo depilare tutta la pisella però”. La pisella. Dico che anche no, che basta che mantenga il boschetto nelle dimensioni della retina del pezzo di sotto.
“Ma che schifo, Taz, mi uscirebbero i ciuffi di pelo dai buchi! No, no, me la depilo tutta.”
Suggerisco anche l’ipotesi di rasare corta una fascetta di pelo e lei perplessa dice “Anche, ma secondo me va depilata tutta”. Se qualcuno avesse visto la serietà impegnata con cui affrontavamo questo tema ci avrebbe preso a calci e poi avrebbe richiesto un TSO.
Aggiungo al carrello, taglia S, colore nero.

A quel punto, considerato che la disboscatura sarà totale, mi sono permesso di suggerire alla sua cortese attenzione questo. Ho aggiunto che senza la parte superiore ha un suo perché, quantunque lo abbia anche con la parte superiore.
“Mamma mia, ma tu sei sicuro che mi ci porti su una spiaggia così?” mi chiede con la voce bassissima "E' appena un cache-sex".
Copri sesso, mi piace.
“Ci puoi scommettere” la rassicuro.
E aggiungo al carrello, taglia S, colore nero.

Poi, però, le dico che l’esibizionismo perfetto lo si raggiungerebbe con questo. “Cazzo no dai!” esclama ridendo con un saltino sulla sedia. Come cazzo no dai? Un’esibizionista pudica è una contraddizione nei termini. “Mi arrestano con quello Taz, dai…”. Capisco.
Aggiungo al carrello, taglia S, colore bianco, mentre alla mia sinistra una riccetta urla un “Noooo” ridendo e accartocciandosi quasi a schermirsi.

Mi viene in mente il proposito, espresso l’altra sera, di farla vedere a chiunque e glielo rammento. Mugola un “Mmh sì” e mi lecca il collo. Clicco sapiente e le sottopongo questa minigonna che, a mio avviso, la agevolerebbe assai. Sorride sporcacciona e dice “Wow, eh sì che aiuterebbe…”. Richiedo il colore preferito.
Aggiungo al carrello, taglia S, colore rosa.
Rosa. Mi viene da ridere.

Certo che un pantalone versatile, da portare sia per raggiungere la spiaggia, sia per una calda serata rilassante, ci vorrebbe. Ed eccolo qui, il pantalone versatile. La guardo mentre scorre le foto e vedo brillare i suoi occhi. “Praticamente a culo nudo…” sussurra. Suggerisco di immaginarlo indossato con sotto questo, oppure senza nulla. Sorride e lampeggia con gli occhi e aggiunge che farebbero il loro effetto sia con infradito basse che con zoccoli col tacco e capisco che ci siamo. Colore? Piace sia il bianco che il nero, è indecisa, risolvo come solo io so risolvere.
Aggiungo al carrello, taglia S, colore nero, colore bianco.

Cerco qualcos’altro, ma una mano galeotta che comincia a frugare tra le gambe mi distrae.
“Com’è che dici tu? Ah sì… scaldacazzi. Sarò una scaldacazzi con quella roba addosso…” e sorride palpandomi il cazzo.
“Da paura. Sarai una scaldacazzi da paura. Ti gusta l’idea?”
“Mi diverte da matti”

Mi fa uscire di testa.

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