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lunedì 28 novembre 2011

Amici di sempre e per sempre


Ho sentito Luchino, stamattina. L’ho chiamato io per una questione tecnica e poi ci siamo messi a chiacchierare. Come va, come non va, è un pezzo che non ci si vede, vero anche se io sabato al Centrale c’ero e tu no, vero, mi dice, non c’era perché lui e il Ruggi sono ancora a Roma dalla settimana scorsa, perché stanno chiudendo l’ufficio lì.

Orpo, dico, come mai ‘sta cosa?
Perché con il nuovo socio hanno riconfigurato un po’ tutto e adesso tutto viene spostato su Milano, Ruggi va alla direzione in Luxembourg, lui e l’altro socio a Milano. Ecco. Roma non serve più, fine. Ciao Roma.

Gli chiedo che programmi hanno per Natale e mi dice che ancora non ci ha pensato, anche se vorrebbe portare la Lidia al caldo, ma non ne è sicuro, ma che comunque con Ruggi dicevano di organizzare un bel cenone pre natalizio per gli auguri, i regali e tutto l’ambaradan.
Data probabile: 23 dicembre, per cui devo tenermi libero. E va bene. Mi tengo libero.

Poi mi chiede come sta la Giulia, a me mi vien da ridere e gli chiedo perché non glielo telefona diretto ‘sto quesito e lui mi dice che sì, che lui glielo telefona un paio di volte la settimana, ma voleva sapere da occhi esterni se ci sono cose che lei non dice. Dico che, seppure non senza difficoltà, fatiche e dolore, tira dritta che è una locomotiva e lui mi dice che è una donna in gamba.

Peppe dal primo di gennaio comincia a lavorare nella società del nuovo socio, si è già stabilito nell’appartamento nuovo e non rompe i coglioni, cosa che se fossi in Luchino non darei per definitiva.
Mi dice che c’è già una troietta che gironzola per casa e mi sgorga spontanea la domanda: ma lo state seguendo? Certo che l’hanno attenzionato, mi risponde il sexy Luke, perché qui ci sono due (2) cose da controllare: che non faccia cazzate alla Giulia e che non faccia cazzate a loro.

Improvvisamente mi viene in mente una cosa e allora, già che ce l’avevo in linea, gliel’ho chiesta.
Considerata la disinvoltura con cui si mettono un occhio privato alle reciproche calcagna, non è che per caso, c’ho un occhio privato che spia anche me?
E lui mi risponde che è probabile. Peppemmerda ha sempre avuto il sospetto (sin da tempi lontani) che io gli scopassi la moglie e questo lo faceva imbestialire non tanto per la moglie, ma quanto perché ero io il trapaneur. Per cui, idiota com’è, potrebbe anche farlo.
Però, aggiunge Luke, non c’è nessun problema: hanno firmato la separazione con i risarcimenti e adesso è inutile che tiri fuori prove e provette, perché ormai è andata così.
E conclude con “… e che stia calmino, che lo teniamo per i coglioni, se non se n’è reso conto…”

Che bello però.
Coltivare le amicizie sin dai tempi del liceo.
Sono le più vere, le più solide, quasi più forti dell’affetto familiare.
Sì, sì.

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