Oramai la giornata che era iniziata con benedettini principi è
precipitata alla solita maniera: un puttanaio.
Mi chiama la Domi per salutarmi che parte e io mi stringo in me stesso,
mi mordo il colon, mi addresso da lord e le auguro buon viaggio, buon corso e
buon ritorno, ma mentre lei mi dice che mi chiamerà, per avere una voce amica mentre è nella grande città
malvagia (mi prendeva pel culo perché sa come la penso) la mia mente
bollita ha focalizzato, per la prima volta, la Domi a novanta sul letto che
dondola il culetto mostrandomi i buchini arrossati e controllando le mie
reazioni da sopra la spalla con occhio porcale, scorrendo la lingua sulle
labbra della bocca-vagina e mi si è scatenata la Manichetta Antincendio nelle
mutande, che c’è mancato un soffio che non le dicessi che quando torna la
freso, smeriglio, perforo, decappo e zinco.
E la causa di tutto ciò ha un nome ed un cognome e siede là, laggiù,
ancora ghignante per il pestone alla Totti che mi ha piantato nell’alluce
destro: si chiama Betty Bettina.
Sicché la raggiungo, per redarguirla in merito al suo deplorevole
atteggiamento provocatorio, ma quando la raggiungo, con aria sorniona e soriana
si appoggia allo schienale della sedia, palesemente assetata di sangue umano,
nello specifico del mio, e mi apostrofa con “Sei qui per lavoro o per diletto?”
e ruota sulla sedia girevole, con le gambe larghe e io sento che il reattore
quattro è fuori controllo, o lo raffreddo o sarà sindrome cinese, nel senso che
solo uno di quei massaggi che fa la I-fan potrebbero placare la spermazia
incontrollazia.
Ed è qui che il genio, il farabutto, il bastardissimo figlio di puttana
consumato, il guitto impagabile dà il massimo della resa.
“Per diletto un cazzo, Betty. Tirami fuori tutta la roba dei contratti
della XY quella che ti avevo chiesto l’altra volta. E anzi, fai una bella cosa,
la scannerizzi e me la metti nello share di rete. Fai una cartella ROBA DEI
CONTRATTI DELLA XY” e, apparentemente di malumore, ringraziando, torno in
ufficio.
Che ommemmerd.
Ma devo tenere in piedi gli assetti oh.
Qui devono lavorare, mica è la
bocciofila del dopolavoro ferroviario di Fecazzone.
Alle nove.
Minimarket Bacilieri.
Grandissima Giulia.
Che bella Porca.
Puoi sempre farle presente che se vuole "assaggiare" la conseguenza è il licenziamento!
RispondiEliminak
non mi cadere nel conflitto di interessi Tazio!!! ;)
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