Non so ancora come classificare il finale della giornata. D’altra parte
sono Tazio, mica mi posso trasformare nel Ragionier Rigamonti dalla vita
normale tutto in un botto. E poi, chi dice che non sia stato normale pure
quello?
Dopo la pizza Fede si è blindato nella sua cameretta, non so se a
smerigliarsi o a giocare o a fare tutte e due le cose. E io ho aiutato la
Giulia a sistemare quelle due cose e, devo essere sincero, la trovavo seducente
nella sua mise casalingo-domenicale:
gonna grigio antracite al ginocchio, calza coprente, ciabatte di lana cotta
cortinesi, cardigan nero coi bottoncini a scollo tondo, capelli tirati su e
bloccati con una forchetta di legno. E vabbè, io la trovavo seducente.
Ma ero in modalità bravo, corretto, cosciente della situazione, andava
bene così.
Abbiamo chiacchierato e mi ha raccontato di come butta lassù al resort relais.
Gli investimenti sono ingenti, davvero. Dice, comunque, che l’insieme è
venuto molto bene, di classe, senza il temuto tocco anni ottanta che potrebbe
benissimo sprigionarsi dalla Ade. Ma c’è un architetto dietro a tutto questo ed
è, probabilmente, la ragione per cui il gusto c’è.
Poi mi confida che gli incontri con l’architetto vanno così: visione
del cantiere, direttive agli artigiani, poi riunione nell’ufficio della Ade,
assieme alla Malvina. E queste riunioni
appaiono assai rumorose, ma c’è sempre una delle due che concorda con vigore
irruento su quanto l’architetto evidentemente propone, poiché i “Sì!” gutturali
si sentono in molti punti del relais
resort. Bravo ‘sto architetto però.
Ma sì, niente di nuovo. Mi sarei stupito, sinceramente, del contrario.
Mi alzo a prendere le sigarette che erano sulla credenza vicino al
micro onde e mi ritrovo la Giulia addosso in un centesimo di secondo. Mi
abbraccia, mi slingua, mi palpa e faccio presente che Fede è di sopra, mi dice
che non si muoverà da là e che, comunque, lo si sente se scende e mentre mi
spiega questa situazione c’ho già l’uccello fuori dalle braghe, saldamente
impugnato dalla sua mano calda.
Ricambio scivolando dentro alle sue mutande con la mano destra e,
allacciati così per mano e per lingua, ci siamo dati piacere veloce, adulto,
crudo, sensuale. Le sono venuto in mano, mi è venuta tra le dita. Mentre si
lavava le mani nel lavandino della cucina l’ho abbracciata da dietro,
baciandole il collo.
“Lavati le mani” mi ha sussurrato con un sorriso.
“No” le ho risposto “voglio dormire col tuo odore”
Altra lingua, piccole confessioni, profumo di fiato, odore di pelle e
capelli.
L’avrei divorata.
Ma la negazione è stata ugualmente piacevole. Forse devo smettere di
sbranare e mettermi un po’ a dieta.
E’ normale mettersi a dieta, prima di Natale.
Un’ora dopo un messaggino breve mi comunica che la Giulia è stata
felice di quell’inattesa serata.
Anche il Tazio.
(...)ci siamo dati piacere veloce, adulto, crudo, sensuale. Le sono venuto in mano, mi è venuta tra le dita. Mentre si lavava le mani nel lavandino della cucina l’ho abbracciata da dietro, baciandole il collo. (...)
RispondiEliminacerto che è normale Taz. succede alle persone adulte di avere voglia improvvisamente e di togliersela anche altrettanto improvvisamente anche senza contorni speciali che in una famiglia non sempre si riesce ad avere.
è un'immagine sensuale questa Taz. siete una bella coppia.
silvia
:D
RispondiEliminaCoppia? Nel senso di due, ok.
E così anche tu sollazzi e ti fai sollazzare accanto al famigliare focolare?