Abbiamo passato buona parte della giornata di ieri a parlare di questo
mio ipotetico trasferimento.
La Domi è elettrizzata. Mi ha subito prospettato una buona dozzina di
nomi di persone che conosce e che potrebbero aiutarmi a trovare.
Certo, io pongo dei paletti non facili.
Casa in affitto, non enorme, ma non piccola, diciamo sugli ottanta
metri. Per le già citate ragioni organizzative, il lavoro e il pisello.
Ma se la dimensione è un parametro che può subire degli adattamenti, la
posizione non lo è.
Deve essere in pieno centro storico. Totale.
Deve essere un ultimo piano, con terrazza.
Voglio affacciarmi dalla terrazza, in mezzo ai miei limoni, nudo e
vedere il tetto della Basilica/Duomo/Museo/Palazzo/Piazza.
O anche di tutte queste cose assieme.
Lo sapete che mi si è scappellato scrivendo quest’ultima frase?
La Domi é vulcanica.
Dice che il pensiero di me nudo in mezzo ai limoni che guardo la città
la rende sensibile.
Che elegante modo di dire che le tira la figa. La adoro.
La Domi dice che non è impossibile, ma che se troverò pagherò un Perù l’affitto.
Non importa.
Oddio, piano.
Non è che non importa proprio, mica sono Paperon ‘de Paperoni. Però sono
disponibile al sacrificio, nel limite delle mie disponibilità.
C’è poi una persona che domattina chiamo.
Si chiama Milly. Ci ho pensato giusto adesso. La Milly ha avuto con uno
schiocco di dita un appartamento in cui stare da Nonsochi, proprio qui a
Domiziopoli. Magari Nonsochi è in grado di darmi delle indicazioni. O di
trovarmi qualcosa. Devo mettere in moto tutto quello che posso.
Ho l’esigenza viscerale di diventare un domiziopolese.
Nudo e scappellato, che la Domi la mi diventa sensibile.
Ha!
ma ora che mi ci fai pensare... Come prendera'la Milly il tuo trasferimento? Uhm vicino alla Domy, vicino alla Milly......
RispondiEliminaSolo vicino alla Domi.
RispondiEliminaLa Milly è nuovamente dedita alle attività CULturali della Casa.
Panta rei.