La calma

Bon jour, bon jour, bon jour a tutti, a cui aggiungo una slinguatina a tre con sozze palpatine intime alle mie adorate Tazio’s Angels Lolita e B.

Situazione dal teatro operazioni di oggi, mercoledì 11 gennaio 2012.

La Betty Bettina ha fatto rientrare il defcon one a defcon four, ma non five, perché comunque, anche vestita da teiera a me la Betta mi fa dilatare l’epididimo e questo non è cosa di ieri.

Oggi abitino nero di maglia di lana, cardigan di lana color sabbia lungo tenuto aperto sul davanti dalla  cintura di cuoio nera. Leggins nere e stivali. Copertura totale, full crop. Brava.

Mi fa ancora male il polso da ieri, non vorrei mi venisse il tunnel carpale.

Un’insolita quiete complessiva affatto sgradita: i movie makers sono tutti in studio, via, for di ball.

Matt Matteo è in cartotecnica e poi deve passare da un tizio per dei materiali.

La Greta è ammalata.

N e la Giogia sono di still life dal cliente.

Rimangono la Marinasfiganera, una designer junior vera  e la mia personcina.

Ottimo.

Ci sarebbero gli estremi per un bel mucchietto M+3F che potrei serenamente gestire con ampia soddisfazione di tutte, ma magari un’altra volta.

Oggi devo finire di scrivere quella roba, assolutamente.

Mi fa sboccare il copywriting di cose che reputo aliene, ma il lavoro è lavoro.

Ieri sera la Domi è ritornata da Milano alle undici e si è fermata a dormire da me. L’hanno spremuta, era a pezzi, incazzata e depressa. Lavora per una manica di stronzi del cazzo. Mentre si faceva la doccia le ho preparato una camomilla e poi l’ho portata a letto rimboccandole le coperte e facendole tante carezzine sulla fronte sinché non si è addormentata. Oggi andrà meglio. Io lo so.

Bon jour, è mercoledì, siamo a metà settimana e bramerei di avere notizie della casa domiziopolese.

Odio quando le cose si impastoiano per motivi cartacei.

Se si fa si fa, altrimenti dirlo subito.

Adesso chiamo la Francesca.

Mercoledì, bon jour.