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giovedì 12 gennaio 2012

Giovedì


Bon jour, bon jour, bon jour.
E’ giovedì e questo significa che domani sarà venerdì, che significa a sua volta che la settimana finisce e io sono davvero molto contento che questo evento si verifichi.
Questa mattina sono elettrico come un traliccio dell’Enel e camminando per i vuoti locali del mio studio (che è un bene, perché vuotezza significa produzione, cazzo) avverto un intenso odore di figa sudata che a buon titolo ritengo provenga da in mezzo alle gambe della Betta e della piccola Squaw Marina.

Chissà quanto se l’è pastrugnata stanotte la piccola Squaw, sotto le copertine e le lenzuola stampate con Bambi e Lillo e Topolino e Minnie. Nel suo pigiamino con Winnie The Pooh, pensando all’omaccio che le frusta forte le cosce e il culo per poi sbatterglielo dentro con forza.
Me la vedo, nella luce della piccola abat-jour, affogata nelle bambinesche coltri, inginocchiata, con il culo nudo spinto in alto e la sozza manina che accarezza la vorace nutria pelosa desiderosa di cazzi maturi e adulti. Ah che poesia, che immagine lurida, meravigliosa.

E la Betta? Avrà preso il cazzo stanotte la Betta? E se lo ha preso a cosa pensava facendosi chiavare? Non certo a quel triste omarino che ha per marito. Penso piuttosto pensasse a qualche sozza convention fatta di Loca, Costa, Zack e me, tutti cazzuti e scappellati che la chiamiamo troia palpando la molle carne di maiala in qualche lurido cesso pubblico di quartiere. Che meraviglia, la Bettona scalza sul lercio pavimento del cesso pubblico che succhia cazzi, sudata, odorosa. Che pensiero sublime.

Bon jour.
Questa notte ho montato la Domi come il più feroce dei tori e lei ha goduto, confessandomi che solo da quando sono entrato nella sua vita (e nella sua figa e nel suo culo, aggiungo io) ha capito cosa significhi godere veramente e capisce qualcuna delle sue amiche che non fa che pensare al sesso, perché anche lei, adesso, non fa che pensarci. E questo dà un senso alla mia strana esistenza, oltre che a ingigantirmi a dismisura la Minchia.

Bon jour.
Sarà una guerra arrivare a sera oggi, lo sento. Mi sento carnivoro e famelico e avrei l’esigenza di inseminare queste due femmine così diverse, ma così drammaticamente arrapanti.
Bon jour.
Meglio che vada a fare due passi.
Sì.

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