Oggi, causa Betta La Zoccola, ho la Minchia Vagabonda,
l’Uccello Frizzarino, il Randello Rampazzo, il Tarello Salterino, il
Saltapicchio Birichino, il Salsiccione Piccante, la Fava Gigante, il Gigante
Randazzo, il Gran Pezzo di Cazzo, lo Stecco Ducale, lo Sgorgatore Anale, il
Punitore Astrale, l’Obelisco Maestoso, l’Asterisco Goloso, il Tubone Giocoso e
il Perforatore Focoso.
Insomma, ho un attacco di Pisellite Acuta.
Sono stato seduto di fianco a te, noiosissima e
sterile Marina, a visionare per due ore i tuoi concetti di design, che quando
il design lo devi spiegare vuol dire che hai cannato a palo, perché a me sentirmi
spiegare il design mi fa uscire un rivolo di siero mefitico dal buco del culo
al pari di quando mi spiegano le barzellette, ma rimango seduto e calmo senza
coprirti di bestemmie oscene e fantasiose, Marina, perché da qui spero sempre
di scorgere la Coscia di Scrofa della Bettazzoccola, ma ciò non avviene, non mi
si verifica, non mi si materializza e così, mentre mio malgrado ascolto le tue
minchiate proferite con un tono querulo e monocorde attorno al concept, che tu stai al concept come io al protestantesimo
luterano, mi perdo a pensare a quanto te la devi spalpugnare la sorca, nel tuo
lettino di pensieri sozzi, nella tua camerina alla sera e poi mi chiedo se ce l’avrai
pelosa o sbarbata e ti guardo e mi dico che no, che ce l’hai pelosa, piccola sfigata
fuori moda, ma che magari, dico magari, c’hai dei bei piedini, cioè in altre
parole mi auguro che tu, almeno, sia o una vacca senza limiti a letto, o una
figa da sbavo una volta spogliata degli abiti da patronato che ti ricoprono,
che a tette stai anche bene, il culetto non è male e mi auguro, ma me lo auguro
per te sai, che tu sia tutte e due le cose, cioè una figa da svenimento
camuffata da cessa e una lurida troia da far venire la pelle d’oca a Rubi
Rubacuori, perché possiamo dircelo, Gwendoline, tu con ‘sto mestiere non ci
camperai facilmente, però magari se sai succhiare il cannolo come dio comanda,
qualcosa riuscirai a racimolare e ti guardo le manine che gesticolano e ti
osservo il dito medio e penso a tutti i buchi in cui te lo sarai infilato e ti
chiaverei qui, spogliandoti nuda e ficcandoti il Maglio Perforante tra le cosce
sino a farti grugnire e sbavare posseduta dal Cazzonio, che ti garantisco,
Gwendy amore, che sono talmente imbufalito di voglia che se comincio a
chiavarti adesso devi telefonare che non torni per cena.
E smetto di pensare di infilarti la lingua nel buco
del culo quando smetti di parlare.
E mi guardi.
E io col pensiero ti ordino di aprire le gambe e di
invitarmi a chiavarti, ma tu non sei sintonizzata e non fai.
“Cosa dice Matt?” chiedo che mi fa male il cazzo perché si è ingroppato nelle braghe e
dovrei sgrullarmi.
“Ne ho parlato prima a
te” piagnucoli.
“Come mai?” ti chiedo, pensando alla tua manina che mi sega la Sequoia Gigante.
“Ho sbagliato?” mi chiedi e io penso che sì, hai sbagliato a non venire nuda nel mio
ufficio a farti chiavare.
"Ma sai, lo dico per
te, in agenzia ci sono degli step e così… sarebbe meglio rispettarli” ti dico calmo, pensando a come deve essere piegarti a culo nudo sulla
scrivania.
“Hai ragione è
che con te mi trovo meglio perché mi ascolti, mentre Matt taglia corto”.
"Mi ascolti" è magari un concetto grosso. Non
interrompo, diciamo.
“Mh. Però fammi una cortesia, fallo vedere a
lui per primo la prossima volta ok?” dico molto kewl.
“Ok. Ma senti,
ma come hai trovato l’idea, il concept?”
Il concept di incularti lentamente è un concept
strepitoso.
Tu sfigata patronatina con la Mazza Taziea nel culo.
Stupenda.
“Osceno,
Marina, davvero” ti dico con calma
totale, sbirciando la Coscia di Scrofa Sorridens dall’altra parte del
corridoio, senza soddisfazione.
D’altrone sei qui per imparare Marina.
Lo dico per te eh.
La Pisellite Acuta mi divora oggi.
Comincia a dirozzarle l'intelletto...te ne sarà grata forever. Almeno saprà come campare (per il perché ci vuole ancora tempo)
RispondiEliminaB