Il paese è, negli effetti, piccolo.
Un esseemmeesse giuliano piomba nel mio telefonino dopo aver passato lo
stargate.
“Vedo che sei tornato agli
antichi amori. :-)”
Più che altro avrà visto quel condominio col motore di un traghetto
della Tirrenia parcheggiato di traverso sul marciapiede davanti allo studio. O
forse l’avrà vista con quelle infradito da dar giù di testa.
Si è comunque disturbata per dirmelo.
E si è dilettata a dileggiarmi.
Forse le ragnatele nella passera, ammesso che il Costa non continui a
cavargliele, la disturbano.
Sicché sono ancora nei suoi pensieri, nonostante il silenzio radio
rotto solo da qualche mia telefonata che è stata sbolognata con una certa
rapidità.
A capire, delle volte.
Rispondo.
“Ciao Giulia, che piacere avere
tue notizie. Stai bene?”
Dopo un po’ rivibra il baracchino.
“Se quella stronza della tua
amica non mi avesse licenziato, starei meglio”
Bene.
Adesso sì che è il momento di non rispondere.
Un “e tu?” non ci sarebbe
stato male.
Il paese è piccolo, la Giulia mommora, la Ade ha le infradito il 23
febbraio.
Spengo le luci e me ne vò.
Orvuarr.
E' risentita. Puoi darle torto?
RispondiEliminaPerò si, poteva farsi viva prima.
Io però, visto che la passera non ti manca, glielo direi.
Così.