E mi apre alcuni dei suoi pensieri.
Mi dice che al sesso ci si pensa in continuazione se si è pieni di
problemi o se si è senza problemi.
Mi dice che lei pensa continuamente al cazzo.
Mi dice che la cosa che le piace fare di più in assoluto è scopare,
sempre con uomini diversi.
Mi dice che lei e sua cugina Ivana molte sere escono per andare a farsi
scopare.
Mi dice che andare a letto con un diciottenne è bello per lo sguardo
inebetito e incredulo che ha.
Mi dice che un ventenne ce l’ha sempre duro ma soffre di crisi da
prestazione, scopa violento e poi scappa.
Mi dice che un trentenne scopa con vigore e fisicità, ma dopo scompare perché
una quarantenne single che si fa un trentenne puzza di grosso problema. E ride.
Mi dice che un quarantenne è un uomo che coltiva le sue perversioni ed è
divertente ed appagante, ma spesso non gli tira, perché fuma e beve e spesso si
droga.
Mi dice che non scopa mai due volte con lo stesso uomo.
Mi dice che io sono un eccezione perché sono malato di sesso come lei.
Mi masturbo ascoltandola e poi le chiedo di presentarmi sua cugina.
Mi guarda il cazzo e dice va bene.
Le dico che mi piacerebbe scoparla assieme a sua cugina.
Mi sale in grembo, se lo infila dentro e mi guarda.
“Lo sai che se non troviamo cazzi
ci arrangiamo tra di noi?” e mi lecca la bocca, cavalcandomi piano.
Lo so perfettamente che non è vero.
E lei sa che io lo so.
Sa anche che so che non me la presenterà mai sua cugina.
“Sei una troia” le mormoro
all’orecchio.
“Anche tu sei una troia” mi
mormora all’orecchio aumentando la velocità.
E sento odore di incenso.
Nessun commento:
Posta un commento