Pagine

giovedì 10 maggio 2012

Coup de théâtre


Una serata di maggior presenza della sera precedente. Chiacchiero nel Salone Principale con la Coppia Bestia, la Signora Dai Capelli Corti e l’Amante. Le Musiciste suonano, la Violinista è lì.
Poi Alcyator e Raphaèl entrano, prendendo una dormeuse e la posizionano al centro. Stazionandovi accanto, composti, quasi sull’attenti.

E di lì ad un minuto arriva lei, la Padrona. Con addosso solo quella tunica nera col cappuccio che vedo spesso addosso ad Habana, ed un vertiginoso paio di platform, che so essere sempre di Habana. Che però, questa sera, non ha bisogno di niente di tutto questo, perché è completamente nuda, con la mascherina nera, il collare e il guinzaglio tenuto dalla Padrona, le cavigliere e le polsiere di cuoio allacciate dietro la schiena, scalza. La Padrona e la sua Schiava di Ebano.

Habana sosta in piedi, eretta, nudissima, col guinzaglio che le pende in mezzo ai seni. E tutti la guardiamo, bellissima, aliena, statuaria.
Miss Milly le libera i polsi e le sussurra all’orecchio, e lei scatta a sfilarle la tunica da sopra la testa, rapidissima. E Milly, per la prima volta da non so quanto tempo, compare completamente nuda a tutti gli ospiti. Si lecca la mano destra ed inizia a masturbarsi delicatamente, passando in rassegna davanti a tutti, issata su quelle vertigini nere, lasciandoci ammutoliti, seduti, immobili. Poi, una volta davanti a me, alza il dito indice della mano destra, indicandomi, e poi ritorna al centro.
Ed Habana viene felina da me a prendermi per mano per condurmi dalla Padrona, nel centro della stanza.

“Fammi godere. Ora.” dice Miss Milly con voce fredda e stentorea, distinguibile da tutti.
“Fammi godere”, non “Scopami”. Perfetta scelta della frase, perfetta.
Ed Alcyator, Raphaèl ed Habana mi spogliano, mentre la Padrona, seduta sulla dormeuse a gambe aperte, ostenta un’oscena masturbazione.

Davanti a tutti.
Una Maestra.
Un evento estemporaneo, inatteso, forte.
Una cosa che rimbalzerà tra i telefonini di tutti, domani.
La Padrona ha eletto un prescelto e lo ha scopato, davanti a tutti.

Mi sono fatto cavalcare furiosamente, rumorosamente, violentemente, bestialmente.
Nessun rapporto orale, Milly non succhia nessuno. Lei è la Padrona. Lei si fa leccare, ma non succhia.
Lei cavalca, ordina, secca, a voce altissima, assume la posizione, si attende impegno, performance, durezza, resistenza, brutalità scomposta, assenza di sentimentalismi. Ed io le ho dato tutto questo, sentendola godere veramente, perché io conosco come gode veramente Milly. Ed io ho goduto visceralmente a performare duro davanti a tutti. Mi sono sentito un dio, ho finito per crederci di essere stato veramente il prescelto, pur sapendo benissimo che al mio posto non ci sarebbe stato nessun altro, perché Milly è schizzinosa e selettiva. Ma quella era l’unica finzione. Il resto era tutto vero. E tutti sono finiti per credere veramente che, la prossima volta, pur non sapendo quando sarà, al mio posto potrebbe esserci uno di loro.

“Adesso voglio vederti sborrare. Sega!” ordina ed io eseguo. Mi masturbo furioso, a gambe larghe, semi steso, davanti a lei. Mi schizzo sulla pancia non appena appoggia il piede nudo sulla mia coscia, tormentandosi la passera pelosa, simulando un orgasmo rabbioso e compresso.
Che so essere finto. Ma lo so solo io.
Pausa di sospensione, rimango ansimante. Tutti sospesi.

L’Amante scatta in piedi e lancia l’applauso. Entusiasta. Viene seguito da tutti i presenti, che si alzano in piedi. Standing ovation. Milly sorridente si fa rimettere la tunica da Habana. Jezebel, arrivata dopo, mi passa un asciugamano. Le Musiciste suonano Vivaldi. E’ il delirio collettivo.

Miss Milly c’è.
Eccome se c’è.

Nessun commento:

Posta un commento