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martedì 8 maggio 2012

Antimateria


Gran pienone, ieri sera. C’eravamo proprio tutti, ma anche molti di più. L’Oscuro Personaggio, il Cornuto Renitente e la Signora Bionda si accompagnano ad un manipolo di viscidi e dubbi soggetti, ciascuno in compagnia della propria Puttana Stagionata coperta d’oro come la Madonna di Loreto. Un clima strano, di brindisi, di risa, di confidenze fatte a voce bassissima, in cerchio serrato, al termine delle quali, spesso, scoppia la risata fragorosa e violenta.  Milly è in loro compagnia ed è mozzafiato:  abito di lamè nero lungo sino ai piedi, con uno spacco laterale che termina a metà del fianco. Spacco destabilizzante che indica, come di consueto, l’assenza di mutande. Schiena vertiginosamente nuda sino al principio del solco delle natiche, che io adoro e che mi mette in crisi. Allacciato dietro al collo, senza bretelle, cade sul davanti adagiandosi mollemente sulle mammelle generose, aprendosi poi in una scollatura profonda sin quasi all’ombelico. Sottili fili argentati e ritorti, distanziati, tengono insieme i pezzi di tessuto che, altrimenti, in nessun modo avrebbero potuto essere un abito. Capelli raccolti in uno chignon plastico, trucco scurissimo, rossetto nero, sandali Silver di Casadei, una dea.

Li dribblo dissolvendomi come un’ombra nel Salotto Rosso. Non amo le confraternite, mi fanno paura. E nel Salotto Rosso ci sono i miei Amici Maiali: la Coppia Bestia, la Signora Inglese con Marito Inglese, la Signora dai Capelli Corti con Amante, il Vecchio Giudice con la Moglie Plissettata, la Coppia che Osserva, il Giovanotto Solitario e la Signora Cicciottella Sensuale con Marito Nasuto che non vedevo da un po’.
Alcyator mi mette in mano un bourbon e vado spedito a flirtare con la Donna Bestia e tutte le altre signore presenti. La conversazione, che era inizialmente politica, si rilassa in breve e mentre le Signore cominciano allegramente a favellar di cazzi, cappelle e coglioni, la mandria viscida, assieme a Milly, si rinchiude nella Sala del Tè, a segno che la cospirazione comincia.

Abbracciato alla Donna Bestia che mi accarezza il culo, comincio a confezionare alcune articolate idee sull’uso dei sensuali piccoli piedi squadrati della Signora Dai Capelli Corti, ma in quel mentre Raphaèl entra e mi fa cenno di avvicinarmi. Mi scuso con gli amici e vado a sentire cos’ha da dirmi il sensuale montone.
“La Signora dice di andare in camera sua, adesso”. Oh. Se la Signora, dalla stanza dei bottoni, si prende la briga di mandare un Messo Imperiale a comandarmi di recarmi nei suoi appartamenti regali, qualcosa di serio bolle in pentola. E se la Signora comanda, Tazio esegue. Senza esitazione.

E così busso tre volte alla porta e Haby mi apre. Svettante su pornografici sabot di pitone, con indosso la tunica nera con cappuccio indossato. Una monaca nera. Una templare. Una divinità. Una figa da svenimento. Mi richiude rapida la porta dietro la schiena e ci assaggiamo le lingue e le salive, toccandoci rapidi le parti del corpo che vorremmo leccarci, ma non è quello il momento, devo recarmi nella camera da letto, come la Signora comanda e anche Haby lo sa.

Entro in quel macello infernale che riflette la distorsione mentale della Creatura Unica che l’ha generato e mi accendo una sigaretta, attendendo. Ritenendo convintamente che da un istante all’altro sarebbe entrata Milly con privatissime cose da dirmi.
Potete immaginare il mio stupore quando la porta si è aperta ed è comparsa, in tutto il suo sensuale splendore, la Signora Bionda, alle cui spalle si stagliava la mitologica Habana, nera come il buio nel quale è scomparsa richiudendo la porta?

Chioma vaporosa, biondo-ramata, abito di estinto lurex argento al ginocchio, pochette argentata in pendant con i sandali a stringhe sottili con cinghietta. Smalto bianco madreperlato, pelle scura di sole artificiale, un’icona imperturbabile ed imperturbata degli anni novanta.

Stupefacente. Mentre il Cornuto Renitente siede nella stanza con gli altri reverendi, lei attiva in un baleno la macchina del serpeggiare sotterraneo della Casa e sgaiattola nella zona demilitarizzata dove le orecchie non sentono, gli occhi non vedono e nessuno può entrare. Stupendo.
Per la prima volta in vita ho avuto la percezione esatta di cosa sia l’antimateria.

Io e lei lì dentro, siamo l’antimateria.

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