Gran
pienone, ieri sera. C’eravamo proprio tutti, ma anche molti di più. L’Oscuro
Personaggio, il Cornuto Renitente e la Signora Bionda si accompagnano ad un
manipolo di viscidi e dubbi soggetti, ciascuno in compagnia della propria
Puttana Stagionata coperta d’oro come la Madonna di Loreto. Un clima strano, di
brindisi, di risa, di confidenze fatte a voce bassissima, in cerchio serrato,
al termine delle quali, spesso, scoppia la risata fragorosa e violenta. Milly è in loro compagnia ed è mozzafiato: abito di lamè nero lungo sino ai piedi, con
uno spacco laterale che termina a metà del fianco. Spacco destabilizzante che
indica, come di consueto, l’assenza di mutande. Schiena vertiginosamente nuda
sino al principio del solco delle natiche, che io adoro e che mi mette in crisi.
Allacciato dietro al collo, senza bretelle, cade sul davanti adagiandosi
mollemente sulle mammelle generose, aprendosi poi in una scollatura profonda
sin quasi all’ombelico. Sottili fili argentati e ritorti, distanziati, tengono
insieme i pezzi di tessuto che, altrimenti, in nessun modo avrebbero potuto
essere un abito. Capelli raccolti in uno chignon plastico, trucco scurissimo,
rossetto nero, sandali Silver di Casadei, una dea.
Li
dribblo dissolvendomi come un’ombra nel Salotto Rosso. Non amo le confraternite,
mi fanno paura. E nel Salotto Rosso ci sono i miei Amici Maiali: la Coppia
Bestia, la Signora Inglese con Marito Inglese, la Signora dai Capelli Corti con
Amante, il Vecchio Giudice con la Moglie Plissettata, la Coppia che Osserva, il
Giovanotto Solitario e la Signora Cicciottella Sensuale con Marito Nasuto che
non vedevo da un po’.
Alcyator
mi mette in mano un bourbon e vado spedito a flirtare con la Donna Bestia e
tutte le altre signore presenti. La conversazione, che era inizialmente
politica, si rilassa in breve e mentre le Signore cominciano allegramente a
favellar di cazzi, cappelle e coglioni, la mandria viscida, assieme a Milly, si
rinchiude nella Sala del Tè, a segno che la cospirazione comincia.
Abbracciato
alla Donna Bestia che mi accarezza il culo, comincio a confezionare alcune
articolate idee sull’uso dei sensuali piccoli piedi squadrati della Signora Dai
Capelli Corti, ma in quel mentre Raphaèl entra e mi fa cenno di avvicinarmi. Mi
scuso con gli amici e vado a sentire cos’ha da dirmi il sensuale montone.
“La Signora dice di andare in camera
sua, adesso”. Oh. Se la Signora, dalla
stanza dei bottoni, si prende la briga di mandare un Messo Imperiale a
comandarmi di recarmi nei suoi appartamenti regali, qualcosa di serio bolle in
pentola. E se la Signora comanda, Tazio esegue. Senza esitazione.
E
così busso tre volte alla porta e Haby mi apre. Svettante su pornografici sabot
di pitone, con indosso la tunica nera con cappuccio indossato. Una monaca nera.
Una templare. Una divinità. Una figa da svenimento. Mi richiude rapida la porta
dietro la schiena e ci assaggiamo le lingue e le salive, toccandoci rapidi le
parti del corpo che vorremmo leccarci, ma non è quello il momento, devo recarmi
nella camera da letto, come la Signora comanda e anche Haby lo sa.
Entro
in quel macello infernale che riflette la distorsione mentale della Creatura
Unica che l’ha generato e mi accendo una sigaretta, attendendo. Ritenendo
convintamente che da un istante all’altro sarebbe entrata Milly con privatissime
cose da dirmi.
Potete
immaginare il mio stupore quando la porta si è aperta ed è comparsa, in tutto
il suo sensuale splendore, la Signora Bionda, alle cui spalle si stagliava la
mitologica Habana, nera come il buio nel quale è scomparsa richiudendo la
porta?
Chioma
vaporosa, biondo-ramata, abito di estinto lurex argento al ginocchio, pochette
argentata in pendant con i sandali a
stringhe sottili con cinghietta. Smalto bianco madreperlato, pelle scura di
sole artificiale, un’icona imperturbabile ed imperturbata degli anni novanta.
Stupefacente.
Mentre il Cornuto Renitente siede nella stanza con gli altri reverendi, lei
attiva in un baleno la macchina del serpeggiare sotterraneo della Casa e
sgaiattola nella zona demilitarizzata dove le orecchie non sentono, gli occhi
non vedono e nessuno può entrare. Stupendo.
Per
la prima volta in vita ho avuto la percezione esatta di cosa sia l’antimateria.
Io
e lei lì dentro, siamo l’antimateria.
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