Una
serata di maggior presenza della sera precedente. Chiacchiero nel Salone Principale
con la Coppia Bestia, la Signora Dai Capelli Corti e l’Amante. Le Musiciste
suonano, la Violinista è lì.
Poi
Alcyator e Raphaèl entrano, prendendo una dormeuse e la posizionano al centro.
Stazionandovi accanto, composti, quasi sull’attenti.
E
di lì ad un minuto arriva lei, la Padrona. Con addosso solo quella tunica nera
col cappuccio che vedo spesso addosso ad Habana, ed un vertiginoso paio di
platform, che so essere sempre di Habana. Che però, questa sera, non ha bisogno
di niente di tutto questo, perché è completamente nuda, con la mascherina nera,
il collare e il guinzaglio tenuto dalla Padrona, le cavigliere e le polsiere di
cuoio allacciate dietro la schiena, scalza. La Padrona e la sua Schiava di
Ebano.
Habana
sosta in piedi, eretta, nudissima, col guinzaglio che le pende in mezzo ai
seni. E
tutti la guardiamo, bellissima, aliena, statuaria.
Miss
Milly le libera i polsi e le sussurra all’orecchio, e lei scatta a sfilarle la
tunica da sopra la testa, rapidissima. E Milly, per la prima volta da non so
quanto tempo, compare completamente nuda a tutti gli ospiti. Si lecca la mano
destra ed inizia a masturbarsi delicatamente, passando in rassegna davanti a
tutti, issata su quelle vertigini nere, lasciandoci ammutoliti, seduti,
immobili. Poi, una volta davanti a me, alza il dito indice della mano destra,
indicandomi, e poi ritorna al centro.
Ed
Habana viene felina da me a prendermi per mano per condurmi dalla Padrona, nel
centro della stanza.
“Fammi godere. Ora.” dice Miss
Milly con voce fredda e stentorea, distinguibile da tutti.
“Fammi godere”, non “Scopami”. Perfetta scelta della frase,
perfetta.
Ed
Alcyator, Raphaèl ed Habana mi spogliano, mentre la Padrona, seduta sulla
dormeuse a gambe aperte, ostenta un’oscena masturbazione.
Davanti
a tutti.
Una
Maestra.
Un
evento estemporaneo, inatteso, forte.
Una
cosa che rimbalzerà tra i telefonini di tutti, domani.
La
Padrona ha eletto un prescelto e lo ha scopato, davanti a tutti.
Mi
sono fatto cavalcare furiosamente, rumorosamente, violentemente, bestialmente.
Nessun
rapporto orale, Milly non succhia nessuno. Lei è la Padrona. Lei si fa leccare,
ma non succhia.
Lei
cavalca, ordina, secca, a voce altissima, assume la posizione, si attende
impegno, performance, durezza, resistenza, brutalità scomposta, assenza di
sentimentalismi. Ed io le ho dato tutto questo, sentendola godere veramente,
perché io conosco come gode veramente Milly. Ed io ho goduto visceralmente a
performare duro davanti a tutti. Mi sono sentito un dio, ho finito per crederci
di essere stato veramente il prescelto, pur sapendo benissimo che al mio posto
non ci sarebbe stato nessun altro, perché Milly è schizzinosa e selettiva. Ma
quella era l’unica finzione. Il resto era tutto vero. E tutti sono finiti per
credere veramente che, la prossima volta, pur non sapendo quando sarà, al mio
posto potrebbe esserci uno di loro.
“Adesso voglio vederti sborrare. Sega!” ordina ed
io eseguo. Mi masturbo furioso, a gambe larghe, semi steso, davanti a lei. Mi
schizzo sulla pancia non appena appoggia il piede nudo sulla mia coscia,
tormentandosi la passera pelosa, simulando un orgasmo rabbioso e compresso.
Che
so essere finto. Ma lo so solo io.
Pausa
di sospensione, rimango ansimante. Tutti sospesi.
L’Amante
scatta in piedi e lancia l’applauso. Entusiasta. Viene seguito da tutti i
presenti, che si alzano in piedi. Standing ovation. Milly sorridente si fa
rimettere la tunica da Habana. Jezebel, arrivata dopo, mi passa un asciugamano.
Le Musiciste suonano Vivaldi. E’ il delirio collettivo.
Miss Milly c’è.
Eccome se c’è.
Nessun commento:
Posta un commento