Ti alzi e mi guardi e mi dici che fai il bagno in piscina, ti guardo e
ti chiedo se sei matta, ma tu ridi e ti avvii, con quel culo su cui faccio
progetti di futuro abuso notturno e ti metti sul bordo e ti guardo e ti tuffi sonora,
con lo schiaffo nell’acqua ed i flutti e raggiungi il bordo opposto ti giri,
due bracciate e risali e cammini nel venticello e ti siedi ai miei piedi,
ricoperta di pelle d’oca sensuale, i capezzoli stretti alla morte, ne hai
ovunque, ti schieno e ti lecco, sei gelata e appuntita e mi piace, mi seduce,
sei bellissima, ti succhio forte i capezzoli e ti inarchi con la bocca aperta e
gli occhi chiusi mormorandomi che sono caldo e ti copro e te lo sbatto dentro
con forza e ti prendo e sei mia e ti adoro al punto di provare il desiderio di
mangiare la tua carne e quando te lo dico ti arrapi e mi dici che mi ami.
E ti amo anche io.
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