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venerdì 27 aprile 2012

Troia depravata


Una e cinquantuno, serata chiusa.
Milly compare nel cucinino con la vestaglia aperta, dicendo che fa caldo. Cade molle sulla sedia, mentre Habana, con addosso solo una canottiera nera lunga, abbondantissimamente scollata sotto le braccia, le serve la cena: carne Simmenthal ed insalata. Ed un bicchierone di vino rosso.
Siedo al mio solito posto, questa volta vestito. Mi piace questo scorcio di degrado al termine della serata.

“Come va?” chiedo a Milly mentre mastica l’insalata e la sgrassatura di osso di vacca. La trovo maschile, questa sera, attraente in una maniera diversa. Inizia lentamente a parlarmi di una situazione legata ad un probabile “trasloco estivo” della Casa verso un luogo isolato, che favorirebbe alcuni lavori nella “sede invernale” che richiedono d’essere fatti. Noiosissimo, ma ascolto.
Habana lava due piatti e poi si appoggia ai fornelli, ascoltando. Le faccio cenno di sedersi sul mio ginocchio e, contemporaneamente, pongo dei quesiti standard sull’argomento introdotto da Milly.

Habana richiede un consenso muto, con gli occhi. Milly fa un cenno del capo e la gazzella di ebano siede sulla mia gamba, cingendomi le spalle col suo delicatissimo braccio. E’ leggerissima. E’ caldissima. Le cingo i fianchi, mentre Milly parla di una villa sperduta in un posto sconosciuto. Sento l’impronta calda della sua fica trapassare il tessuto dei miei pantaloni. Rovente.

“Chi è l’Oscuro Soggetto?” chiedo al termine della conferenza sul trasloco.
“Perché ti interessa?” mi chiede Milly curva sulla terrina di insalata, alzando gli occhi.
“Perché mi incuriosisce quel gruppetto fatto dalla Bionda, il Marito e l’Oscuro Soggetto” rispondo.
Milly mastica, io accarezzo le splendide natiche nude di Habana. Habana mi fa una sorta di grattino lentissimo alla spalla. Sono sedotto dal suo tocco. E’ una Divinità.

“E’ una persone influente” trancia didascalica Milly ad occhi bassi. E io non ho repliche, l’argomento è esaurito. Accarezzo l’inizio del solco delle natiche di Haby, delicatamente. Lei si inarca appena, a segno che gradisce. Milly agguanta una mela e la seziona chirurgicamente col coltello seghettato. Io scorro il dito lungo il solco di ebano, premendolo tra la sua carne e la mia gamba, raggiungendo il bordo dell’ano che massaggio con una delicatezza che vorrebbe assomigliare alla sua, ma l’impresa è impossibile. Nessun umano può essere delicato come Haby.

Milly si alza, cercando con la lingua residui di mela.
“Vado in bagno” dichiara lapidaria “cercate di comportarvi male” aggiunge con un sorriso lurido. E va, ciabattando bagascia. Corro con la mano sulle cosce di Haby, ce l’ho durissimo già da un po’. Salgo sulla pancia, baciandole la spalla, annusandole il collo, strizzandole i seni. Mi solleva delicatamente il mento con le dita della mano destra e mi bacia. Labbra carnose, stupende, lingua grossa, caldissima. Mi fa impazzire. Le abbasso la testa, accarezzandole la guancia e le lecco il cranio nudo. Ho scoperto di essere feticista delle sua testa nuda. Mi fa godere leccarle il cranio. Pelle sottile, tesa sull’osso, liscia, bollente. Mi fa godere.

Poi Milly torna e io, quando la sento ciabattare con il sottofondo dello sciacquone, smetto.
Accende una sigaretta delle mie, osserva il soffitto soffiando fumo e mi informa.
“Inquieta è disponibile a farti usare Svetlana se tu sei disponibile alle sue condizioni”
“Quali?” chiedo curiosissimo.
“Uno scambio. Svetlana in cambio di una ragazza giovane, ignara, ma curiosa”
Sorrido.
“E’ proprio una vecchia troia” aggiungo divertito.
Milly annuisce aprendo bene gli occhi, aspirando una boccata. Poi soffia il fumo e commenta.
“E’ una vecchia troia depravata. E col tempo peggiora” e ride.
“Già” e sorrido.

Habana appoggia le mani sulle ginocchia, protendendosi molle in avanti, riassestandosi sulla mia gamba. La nuova posizione mi agevola l’accesso al suo ano. Lo massaggio e lo penetro lentamente con la punta dell’indice.
***
In macchina, annusando il dito che ho fatto scivolare nell’ano della Divinità di Ebano, penso.
Penso allo scambio, penso che mi eccita di più quello che avere Svetlana in quanto tale. E penso e mi illumino, con un sorriso solitario. Penso che la settimana prossima darò un colpo di telefono alla Squaw.  Una Squaw in cambio della mascolina Svetlana è un buon affare, sì. Annuso il profumo di intestino caldo di Haby ed ho voglia di masturbarmi.

E’ una troia depravata che col tempo peggiora.
Com’è vero. Ma non lo siamo forse tutti?

3 commenti:

  1. succulenta l'immagine della giovane sqaw gettata in questo mondo di depravazione.

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  2. Secondo me già ci sta, in questo mondo di depravazione. La Squaw.

    B

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  3. Tanto verginella non è poi la Squaw....magari ci prende gusto e diventa una super professionista del settore.
    Non hai pensato alla Squinzy? O sei troppo legato sentimentalmente? Solo una curiosità. Ciao e buon Ponte (introduco io l'argomento visto che nessuno ne parla...) GQ

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