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giovedì 26 gennaio 2012

Limbo

Non lo so se vi è mai capitato. A me è già la seconda volta che capita, nella vita. C’è un momento della giornata particolare, che è il risveglio. Mi dà sempre sollievo il risveglio, perché la parte più difficile e preoccupante della giornata è risolta: la notte. Mi siedo sul bordo del letto, con il mio pigiamino ancora caldo, faccio l’appello di tutte le facoltà motorie, poi apro la tapparella della finestra.
Sul comodino c’è il telefono, che ha fatto la nanna spento di fianco a me.
Ecco, in quel momento il mondo è lontanissimo, non c’è niente che possa farmi del male e vorrei tantissimo rimanere seduto sul bordo del letto con il mio pigiamino per tutta la giornata, avvolto nel conforto della dimenticanza. Tutto è lontano, niente può raggiungermi, nessuno si ricorda che esisto e anche se si ricorda non può interagire con me.
Limbo.
Pace.
Quiete.
Guardo fuori e tutto si sveglia, ma questo non implica che io debba partecipare al risveglio, io basta che sto qui e non accendo il telefono, perché se lo accendo entrano qui dentro i mostri della realtà e io voglio solo stare qui, al caldino, col pigiamino, seduto sul morbido, a guardare fuori.
Ma poi mi scuoto, lo so che devo e allora con grande sforzo premo quel bottone e lui si illumina, felice di vedermi, ciao telefono, ciao Tazio.
Pausa.
Non respiro nemmeno.
Pausa.
Non ci sono messaggi e non ci sono chiamate.
E’ un buon inizio.
Caffè, adesso.

6 commenti:

  1. Sì, forse mi è capitato ma non ne ho più memoria. Da parecchio le mie notti sono una teoria infinita di minuti che mi sfilano davanti senza alcun riguardo.

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  2. Buongiorno Tazietto :) hai posta...

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  3. Una posta bellissima, a cui ho risposto

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  4. A me capitava con le mail. Per un certo periodo ho odiato il momento in cui dovevo accendere il computer e controllare la posta. Sono arrivato al punto di mettere filtri, sviare le mail, non accendere più il computer per giorni, pur di non permettere alla realtà di aggredirmi. Poi la realtà è cambiata e adesso va molto meglio.

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    1. (Era un problema del mio navigatore, Tazio. Tutto risolto).

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  5. Il mio Blackberry si spegne e si riaccende ad orari diversi nei giorni feriali e nei giorni festivi, gli è stato imposto.
    Poi di suo qualche volta si resetta, ha un anima ribelle.
    Non fa alcun rumore, perché togliere vibrazioni e trilli è una liberazione.
    Rispondo a quei fortunati che chiamano mentre l'osservo, cosa che non capita veramente mai.
    Se il mondo ha bisogno di me, possono scrivere, di solito rispondo in meno di minuto.
    Santa tecnologia.

    k

    PS: troppo Minias!

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