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venerdì 27 gennaio 2012

Commiato

A mezzogiorno in punto, entra nel mio ufficio una ragazza brutta, sfigata e senza talento che ha la capacità di mettermelo dritto di marmo in dieci secondi. Mi si avvicina con un sorrisino da timida servetta delle suore e mi dice “Tazio io vado, volevo salutarti e ringraziarti di tutto perché…” e la blocco con un segno di stop con la mano. Sento la bestia di dentro che mi dice “era ora che ‘sta quarantena finisse”.
Prendo un post it e le scrivo il mio indirizzo e il numero del mio cellulare.
Glielo do e mentre lo legge le dico “Stasera alle nove, puntuale”.
Diventa rossa come un peperone mi fa segno di sì con la testa.
“Puntuale” torno a dirle.
E torna a farmi segno di sì con la testa e poi va, col suo sfigatissimo zaino sulle spalle.
Stasera si mangia carne viva.

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