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mercoledì 25 gennaio 2012

Emozione

Come uno zombie mi muovo lungo il corridoio. Mi trascino, strascico.
Ho la coscienza lercia, dovevo fare cento cose e invece non ne ho fatta una. Esco dallo stanzone e vado sul micro terrazzo. Non c’è nessuno in ufficio oggi. I guasconi sono in ripresa, Matt è da un cliente, la Patty è ammalata. Siamo io, la Greta, la Squaw, la Betta e la Giogia.
Cosa aspetta N a parlare a quella troia?

Mi accendo la cannetta.
Fa schifo la vista da qui. Questo palazzo crolla, a momenti. Poi con la botta di oggi, sai che salute?
I motori del clima fanno un casino che sembra di essere nella galleria del vento.

La Nica stasera è occupata. Dice domani sera. Ma domani sera io voglio andare al Flamingo.
Voglio capire ‘sta Giuliana se ci è o se ci fa. Se mi fa, più che altro.

Stasera andrò a troie.
Magari riesco a beccare la Sami. Magari ha un’amica. O un amico con un petardo di cioccolata così da allungarmi nel culo.
Oppure potrei andare alla Casa.
L’idea mi attira anche, ma sento di aver bisogno di sudiciume di basso profilo. Roba gretta insomma.

Ho il morale sotto i tacchi e forse la cannetta è troppo leggera.
D’altronde non è che posso spaccarmi di giorno. Vanno leggere di giorno. Tantissime e leggerissime.
Butto e rientro, che fa un freddo di merda all’ombra.
Mi trascino sino all’ufficio della Betta.
“Ohilà” mi dice con aria preoccupata e ansiosa.
“Ciao Betta” dico sedendomi davanti a lei.
“Lo vuoi un caffè Tazietto?” mi chiede.
“No Betta ma ti accompagno” che se mi fumo l’erbetta e poi prendo il caffè sono proprio un cazzone avariato.
C’è calma.
La Betta profuma di profumo da donna.
Beve il caffè, dice delle cose, rispondo alla carlona.

Poi fa per andare e io le tengo la mano.
Mi guarda.
La guardo.
Mi si avvicina e mi fa una carezza. Ha gli occhi preoccupati.
Le bacio la mano della carezza e la tengo premuta sulla guancia.
Poi la abbraccio.
E lei mi stringe.
E a me comincia a venire duro.
Le accarezzo la schiena. Mi accarezza la schiena.
Poi mi stacca guardandosi indietro, per controllare che nessuno fosse in corridoio.
Ha il terrore, ha.

Allora la prendo per mano e la porto dentro al mio ufficio e chiudo la porta.
“Va male?” mi chiede sempre con gli occhi preoccupati.
“Va di merda” le dico.
Mi avvicino, le metto le mani sui fianchi e la bacio.
Bacetto sulle labbra uno.
Bacetto sulle labbra due.
Pausa.
Mi guarda.
La guardo.
Bacetto sulle labbra tre.
Poi si verifica il fenomeno mani.
Quando sbacetti una donna appoggiandole le mani sui fianchi e questa si fa sbacettare, ma tiene le mani lungo i fianchi non sta succedendo niente. Ma se la donna ti appoggia le mani sugli avambracci, allora succede qualcosa.
Bacetto morbido sulle labbra quattro.
Bacetto molto morbido sulle labbra schiuse cinque.
Bacio con fugace comparsa della lingua.
E’ lingua.
E’ abbraccio.
Tette premute.
Lingua in bocca. Calda, grossa, liscia, bagnata.
Mano che mi accarezza la schiena, teste inclinate.
Bocche aperte, serrate, molta lingua calda, grossa, dura, morbida, bagnata.
Cazzo duro premuto, tette gonfie premute.
Getti di fiato bollente e rumoroso che dalle narici colpiscono le rispettive pelli.
Profumo di fiato, sapore di saliva, forme del corpo nuove, vicine, attaccate, promettenti paradisi esclusivi.

Stop.
“Tazio, fermo, fermiamoci, fermati, è pericoloso” sussurrato sensualmente in corrispondenza di un distacco garbato con ripresa della coscienza civile della donna che induce il risveglio a cui io obbedisco senza fare il coglione peloso, perché non mi va di fare il coglione peloso, perché quel bacio è stato la cosa più bella di tutta la giornata e quindi, da altro tipo di coglione, il coglione depresso, le dico grazie.

“Grazie?” mi dice rossa, con un sorrisino, sistemandosi i capelli dietro all’orecchio.
“Sì. Grazie di avermi baciato Betta”
Sorride in widescreen, mi accarezza una guancia e mi dice.
“Passa tutto Tazietto, passa tutto. Vedrai, non buttarti giù, stai tranquillo, si sistema tutto”
E poi va.
Ritorna al dovere.

Io e la Betta ci siamo baciati in bocca.
Sono stordito.
E non è la cannetta.

18 commenti:

  1. Le donne sono la tua cura e il tuo male.

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  2. Qualcuno, non so chi, ha sentenziato prima che io nascessi, almeno credo, "non tutti i mali vengono per nuocere!"

    Eh?

    k

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  3. Mi stai dicendo che è avvenuta l'ennesima luridissima cazzata Lola?

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  4. Il tuo ottimismo mi genera invidia, fratel Kappa.

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    1. Ne riparliamo quando avrai la mia età, fratellino!

      k

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  5. Ma questa è teraputica....E FACCI UN GOL E FACCI UN GOL GRANDE TAZIO FACCI UN GOL...GQ

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  6. era una frase che può riassumerti in generale, non in questa particolare circostanza, tà.
    xchè se tanto devi buttarti sulle donne, allora tanto vale anche con la betta, sì.
    anzi, con lei in particolare la vedo epica la cosa.
    siete stati talmente tanto tempo a provocarvi e basta, a lanciare il sassolino e nascondere la mano, a farvi le occhiate languide con le frasette buttate là ad hoc, le proposte oscene implicite o esplicite ma cmq sempre soffocate, trattenute.....che ora secondo me appena vi toccate vi bruciate.
    non hai visto anche solo con un bacio che ti ha scosso?
    Lolita.

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    1. Lola, la Betta mi dà al sangue da sempre, mica posso negarlo. E' che mi sentivo (è un paradosso lo so) quasi "protetto" dai nulla di fatto e dai suoi respingimenti. Era come giocare per finta, non so se mi spiego. Vabbè, forse lo è ancora, quel bacio non era un esplicito invito nel suo letto.
      Perchè mi sento coglione?

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    2. Perché da buon imprenditore sai che se non ti fermi rischi di doverla licenziare o farla socia!
      In entrambi i casi, ti rimarrebbe solo del sublime sesso.
      Ma tu sei superiore al mero scambio di liquidi, vero?
      Quindi per i sentimenti che ti legano al tuo lavoro, te lo dico nella mia lingua "muchela!"

      k

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    3. E ma me lo devi tradurre K, cazzo.

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    4. muchela si traduce in smettila, che nella mia lingua vuol dire ... fermati fratellino, che ti stai infilando in un ginepraio!

      k

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  7. Giocare per finta? Fratello, non scherziamo. Mai vista una femmina che gioca per finta. Ve l'eravate promesso, non mi cascare dal pero.

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  8. Stai facendo una discreta confusione.
    Non puoi ricercare nelle donne che ti trombi una sorta di mamma protettiva, tipo quella roba che pensi di vedere nella aledellapale che prima ce l'hai fatta odiare e puff, sorpresa, appena ti lasci con la domi è diventata all'improvviso una gran bella persona e che strano che prima non te n'eri accorto.
    Sulla Betta invece altro che coglione, comprendo benissimo il discorso che fai, ora che lei ti ci è stata, anche fosse solo un bacio, hai passato quel labile confine e all'improvviso ti senti catapultato nella possibilità di avere risvolti reali con una persona con cui fin'ora l'avevi sempre buttata sullo scherzo.
    Eh sì, prima ti sentivi protetto, proprio dal fatto che la cosa non fosse andata oltre, perchè poi lo sai che se va oltre ci sono spesso anche le magagne, invece fichè resta entro quei limiti sarà sempre una persona che la mattina avrai piacere di vedere e gustartici un caffettino insieme.
    Tuttavia, il mio non vuole essere un scoraggiarti nei confronti della Betta, anzi, scusa ma vi ci vedo parecchio...
    Lolita.

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  9. Concordo con Lolita.
    Ma per me con la Betta, se vai oltre è una cazzata.

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  10. non penso si possa dire da dietro un pc, lontani chissà quanto, cosa sia giusto e cosa sbagliato. L'unica cosa sensata è "passa tutto. Vedrai, non buttarti giù, stai tranquillo, si sistema tutto." E' la verità a cui attaccarsi.

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