Complicato. Prima guardavo fuori dalla finestra e mi è balzato un pensiero alla mente.
“Anche questa volta niente agrumi invasati” mi sono detto a conclusione di circonvoluzioni mentali paranoidi.
Il che implica niente casa, niente Domiziopoli, niente tentativo di cambiare aria.
Perché l’istinto di queste ore è esattamente legato alla parola niente.
Ed è dannatamente sbagliato, perché uno coi coglioni meno belli dei miei, ma più massicci, se ne fotterebbe e direbbe che la casa gli piace, ha voglia di agrumi, la città è bellissima e l’aria è buona.
Questo significa solo una cosa: la mia motivazione di base nel voler cambiare aria, casa e limoni era una derivata seconda della Domi. Non era, in altre parole, un vero cambiamento, ma una propaggine conseguente al vero cambiamento che per me era solo la Domi.
Non prendo decisioni, non le voglio prendere, non ancora.
Ma questa riflessione mi ha nauseato.
Sta cosa qua non sta mica in piedi. E' ovvio che una serie di progetti crollano in mancanza di uno dei presupposti, ma non significa che coltivarli sia una forzatura fintanto che i presupposti ci sono. Quei limoni avevano un senso con lei. Con un'altra saranno saranno pompelmi. Ti stai giudicando troppo male, fratello. Respira e non giudicarti, non ne hai neppure titolo.
RispondiEliminaRespiro.
EliminaRiflettendo!
RispondiEliminaDevi capire cosa in questo momento ti da il tormento.
Non aver compreso?
Esserti illuso?
La progettualità?
La perdita di tempo?
L'assuefazione?
...
Perché capito cosa sta lavorando contro di te, sicuramente potrai affrontare meglio i giorni che verranno.
Detto questo, guardati dentro e fai quel giusto training autogeno per ammettere che non sei fatto per una vita mediocre al fianco di qualcuno che non ama le cose che per te sono vitali, anche se celate dietro a muri di gomma che hai eretto a difesa del tuo io bambino
k
E io ci provo, K, ci provo eh.
EliminaSai cosa? Casa è dove ci sei tu.
RispondiEliminaVedi di amarti e di comprarti sti benedetti agrumi invasati, ma per te. Non per una X, solo per te.
Redda, il Tazio è un sentimentale e vuol trovare una donna sulla quale morire. La Domi ha incarnato quello. E' tanto tempo che la cerca, vuole regalarsi gli agrumi invasati come suggello finale. Significa che ce l'avrà fatta. E sarà "solo per sè", ma "con" la sua puttanella.
RispondiEliminaTrainer, questo l'ho capito. Ma finchè ci si ostina con questi riti, io credo che non si va da nessuna parte, e se non si fa le cose per se stessi prima di tutto, perchè ci si vuole bene davvero (non parlo di sesso) allora non c'è agrume invasato che tenga.
RispondiEliminaAppunto. L'agrume trae ragion d'essere dalla presenza della sua puttanella. O come direbbe il Tazio, la puttanella giusta è prodromica dell'agrume. Mica gli dispiaceva per l'agrume in sè - si fotta pure il limone, chissenefrega - ma per ciò che rappresentava. Nel suo personale gioco dell'oca la casella dell'agrume è vicina al traguardo, ma i dadi l'hanno rispedito alla prima casella, quella della puttanella. Tutto il percorso è per se stessi, ma nell'ordine che gli abbiamo dato. In fondo il Tazio, novella sposina, vuole che il giorno del matrimonio tutto vada come ha stabilito per sentirsi davvero felice. Perchè negarglielo, ne ha tutti i diritti. Proprio perchè si vuole bene.
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