“Ci facciamo una vacanza, Taz?”
mi chiedi molle, Oscena Odalisca Adorata Discinta Mostrante, sospendendo la
scrittura di scritture al tuo splendido MacBook Air che tanta voglia mi fa.
Sospendo la battaglia persa col template del blog e ti rispondo.
“Sì, una vacanza! Ti voglio
portare ai margini del deserto dell’Urbkzak dove ti accoppierai selvaggia con tutti
i nomadi Katzdmarm in transito, vestita solo di una cavigliera di rotule di
putnarp.”
Ridi e ti premi una mano sulla pancia, imprecando contro i topini che ti
rosicchiano le ovaie, pora stella marchesata.
… pausa …
“Dai cazzo fai il serio. Ci
facciamo una vacanza?”
“Solo se prometti che non
indosserai mai mutande”
“Sai che sforzo”
“E allora ok”
“Quando andiamo?”
“Boh”
“Dove andiamo?”
“Boh”
“Ok”
… pausa …
“Sai cosa Taz? Certe volte è un
piacere viscerale parlare con te”
“Grazie, lo so. Sono brillante ed
eclettico”
“Già, brillante ed eclettico”
“E discretamente colto”
“Mh”
… pausa …
“Pizza a domicilio?”
“Pizza a domicilio”
“Allora chiamo”
“Brava”
“Che cosa vuoi?”
“Pizza ai sapori dell’Urbkzak”
E ordina due prosciutto e funghi.
E il template non funziona come deve.
E sì, non è male come idea la vacanza. Ma quando? Ma dove?
Boh.
Ma nel deserto dell' Urbkzak, ovvio. :)
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