Niente di cui incazzarsi, stiamo andando bene, sono sollevato.
Al termine dell’esposizione sintetica dei singoli, mini confronto tra
Matt Matteo Matthew e il Loca, in merito ad una faccenda sulla quale dovranno
lavorare gomito a gomito.
Situazione: io a capo tavolo, alla mia sinistra la Betty Zinnuta che
verbalizza, poi a giro la Greta che ascolta dondolando la gamba di destra, il
Matt quasi steso sul tavolo che parla col Loca, Umbe con gli occhi di un lemure
che segue attentissimo, il Zack in procinto di addormentarsi, il Loca steso in
avanti sul tavolo che interloquisce con l’altro steso di Matt, il Costa che
sembra John Belushi in Animal House che gli mancano solo le matite nel naso, la
Pattydesign seduta a rovescio sulla seggiola che poggia il mento sugli
avambracci e poi, alla mia destra, in piedi, appoggiata coi gomiti al mobile,
inarcata in avanti, la Giogia.
Inarcata che la maglietta blu si sollevava dalla vita dei jeans
scoprendo la pancia bianchissima, ricoperta di bianchissimi micropelini che si
intravedevano controluce, con un solco inguinale stupendo, maschile, con la
vena in rilievo che c’è da strapparsi i capelli urlando, che la Giogia c’ha una
struttura atletica da statua greca che ti dà l’impressione che la pelle
sottilissima sia posata su quella massa plastica perfetta di muscoli perfetti, né
troppi, né pochi, semplicemente perfetti. C’ha due mammellette piccole, di
marmo di Carrara, che io non gliele ho mai viste, ma sono convinto che se
gliele vedessi sarebbero esattamente come quelle magliette di cotone, che lei
porta estate e inverno senza niente sotto, lasciano intendere con precisione
pittorica.
Sono contento che la Squinzy mi abbia convinto che il punto non è se mi
tira il cazzo guardando una figa, perché ho potuto lasciare che Mastro Mazza si
indurisse senza sensi di colpa, perché va detto che quando una c’ha quel corpo
pazzesco è abbastanza facile che tiri la minchia a guardarla inarcata in avanti
a quel modo, che ci metti quei tre millisecondi a realizzare che se fosse nuda
e volesse farsela leccare, le basterebbe inarcarsi appena un po’ ancora.
Quella vena è arte pura.
Se non fosse così dannatamente sofisticata, le proporrei di posare
nuda.
Sono certo che tirerei fuori degli scatti da artista.
Bella.
Cazzo.
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